Una parola su tutte, lavoro. Ci realizza come individui, ci impegna, ci fa apprendere ogni giorno nuove competenze, ci fa sviluppare nuove relazioni. È prezioso e ce ne accorgiamo quando non lo abbiamo, lo stiamo cercando. O finalmente lo abbiamo trovato. 

Da luglio 2022 esiste una opportunità concreta per chi non ha una occupazione.

È il programma Gol, che non ha nulla a che fare con il calcio essendo l’acronimo di Garanzia Occupabilità Lavoratori.

È un programma nazionale, attuato dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato dall’Unione europea con importanti risorse, per centrare una delle ‘missioni’ del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), quella che prevede di riformare le politiche attive del lavoro per renderle più efficaci nell’accompagnare le persone nel reinserimento e nell’acquisire competenze e professionalità.

Per la sua attuazione, l’Emilia-Romagna ha potuto contare su una prima assegnazione di oltre 55 milioni di euro, salita con il secondo e ultimo decreto di riparto nazionale a 70,2 milioni, per aver raggiunto i target previsti dal Programma nazionale. 


Cosa fa Gol?

  • Gol lavora sull’occupabilità, propone percorsi differenziati e personalizzati, di orientamento o accompagnamento al lavoro, formazione professionale.  
  • Lo fa in modo gratuito e flessibile, per aumentare e migliorare le competenze necessarie allo s4volgimento di una professione.  
  • Lo fa anche mettendo in campo una concreta cooperazione tra i Centri per l’impiego pubblici e i soggetti privati accreditati per il lavoro, con sinergie che rendono i servizi più vicini ai cittadini, soprattutto in caso di bisogni complessi, come quelli di persone con disabilità o fragilità. 

A chi si rivolge Gol?

  • Donne
  • Lavoratori che stanno usufruendo di ammortizzatori sociali o di altri strumenti di sostegno al reddito.
  • Persone con disabilità
  • Lavoratori e lavoratrici con redditi molto bassi
  • Persone disoccupate da più di sei mesi. Over 55
  • È a tutte queste persone che si rivolge il programma Gol.

    Le azioni di GOL

    Le azioni di golIl percorso inizia con un colloquio. E’ la cosiddetta profilazione che permette di individuare per ciascuno la propria “distanza” dal mercato del lavoro. 
    Si può essere convocati dal Centro per l’impiego se si usufruisce di sostegno al reddito, come Naspi o reddito di cittadinanza. In questo caso partecipare è importante, per non incorrere in sanzioni sul sostegno stesso.  
    Oppure ci si può presentare direttamente contattando il Centro per l’impiego più vicino: ce ne sono tanti in tutta la regione. Qui, insieme all’operatore, viene fatta una valutazione delle competenze e dei bisogni della persona. Per capire l’effettiva occupabilità, esigenze legate alla situazione personale e familiare, altri elementi utili nella ricerca di un posto. Al termine si definisce quale dei percorsi di politica attiva previsti dal Programma Gol sia il più adatto.
    Ne sono previsti diversi: accompagnamento al lavoro per le persone che sono immediatamente occupabili; aggiornamento per i soggetti che hanno bisogno di adeguare le proprie competenze; riqualificazione per chi non possiede professionalità spendibili sul mercato del lavoro e, infine, lavoro e inclusione, per persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, che necessitano di un sostegno.
    Al termine si sottoscrive un Patto di servizio col Centro per l’impiego e si individua il soggetto più adatto nell’ambito della Rete attiva per il lavoro per attuare le misure previste dal percorso, che avrà una durata tra 6 e 12 mesi.  Il percorso inizia con un colloquio. E’ la cosiddetta profilazione che permette di individuare per ciascuno la propria “distanza” dal mercato del lavoro. 
    Si può essere convocati dal Centro per l’impiego se si usufruisce di sostegno al reddito, come Naspi o reddito di cittadinanza. In questo caso partecipare è importante, per non incorrere in sanzioni sul sostegno stesso.  
    Oppure ci si può presentare direttamente contattando il Centro per l’impiego più vicino: ce ne sono tanti in tutta la regione. Qui, insieme all’operatore, viene fatta una valutazione delle competenze e dei bisogni della persona. Per capire l’effettiva occupabilità, esigenze legate alla situazione personale e familiare, altri elementi utili nella ricerca di un posto. Al termine si definisce quale dei percorsi di politica attiva previsti dal Programma Gol sia il più adatto.
    Ne sono previsti diversi: accompagnamento al lavoro per le persone che sono immediatamente occupabili; aggiornamento per i soggetti che hanno bisogno di adeguare le proprie competenze; riqualificazione per chi non possiede professionalità spendibili sul mercato del lavoro e, infine, lavoro e inclusione, per persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, che necessitano di un sostegno.
    Al termine si sottoscrive un Patto di servizio col Centro per l’impiego e si individua il soggetto più adatto nell’ambito della Rete attiva per il lavoro per attuare le misure previste dal percorso, che avrà una durata tra 6 e 12 mesi. 

     Come partecipare

    Gol - Tornare in campo con il lavoro, il podcast

    Gol - Tornare in campo con il lavoro è il podcast in sei puntate che racconta gli aspetti salienti del programma GOL, un’azione di riforma prevista dal PNRR - Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia – che ha l’obiettivo di accompagnare le persone alla ricerca del lavoro e prevede strumenti e misure per favorire il loro inserimento/reinserimento lavorativo oppure per avviare percorsi di riqualificazione. 
    In ogni puntata il podcast approfondisce le azioni previste, quali sono i beneficiari e offre una serie di consigli per fare aumentare la consapevolezza di chi intende intraprendere un percorso all’interno del programma. 
    Un dialogo con gli operatori e le operatrici dei Centri per l’impiego e il personale della Rete attiva per il lavoro. 

    A cura di: Barbara Musiani e Agata Matteucci